A scuola di extraterrestri

Qualche anno fa, per l'esattezza nel novembre del 2004, la Russia fu interessata da un insolito aumento di avvistamenti ufo. Gli scienziati attribuirono il fenomeno a una serie di tempeste solari e a qualche persona che aveva alzato un po' troppo il gomito, è comunque insolito che le testimonianze siano arrivate da numerose zone russe come Vladivostok, Volgograd, Togliattigrad e Rostov.

Nadezhda Kuprionovic, una dottoressa che stava facendo il turno notturno presso un ospedale di Volgograd, verso le 22 venne allertata da un gruppo di pazienti ricoverati: " Venga fuori a vedere, c'è un Ufo!". La dottoressa racconta che a una decina di metri sopra il tetto del reparto di ostetricia c'era un gigantesco disco volante. Il diametro sarà stato di 120 metri. Sembravano due piatti messi uno sopra l'altro e sulla circonferenza c'erano oblò illuminati.

Valentin Pavlenko, un operaio di Vladivostock, disse di aver visto in aria una palla gigantesca che da rossiccia diventava azzurrina e che emetteva un intenso faro di luce. A Lipetsk un altro testimone, Vladimir Markin ha notato nel cielo notturno un disco molto luminoso che mentre si muoveva ad un certo punto è sparito nel nulla.

Il numero di avvistamenti si è protratto in maniera consistente per un periodo di circa due mesi, gli scienziati russi sospettano che le enigmatiche apparizioni celesti si accentuino quando le cicliche tempeste solari sono particolarmente forti, situazione che si verificò proprio nell'autunno del 2004.

A distanza di qualche mese, nell'agosto del 2005 vi fu l'ennesimo presunto segno degli extraterrestri. In un campo vennero rinvenuti i classici cerchi sul grano, subito su Internet vennero messi in vendita dei sacchetti del grano del punto dove l'ufo sarebbe atterrato riscuotendo un largo interesse.

Alcune persone della città di Togliattigrad, vista la continua affluenza di appassionati di alieni, ha così deciso di aprire una scuola per esperti di extraterrestri per permettere ai vari "esperti" di collaborare tutti insieme e di condividere le proprie conoscenze.

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