Mars Secret
Un importante passo in avanti per l'umanitā ' e' stato segnato dalla discesa su Marte del rover della missione Mars Pathfinder. La sonda americana ha trasmesso per alcune ore le immagini del pianeta rosso cartografando con grande precisione la zona di Ares Vallis, individuando quindi le zone che, nelle prossime esplorazioni, si riveleranno piu' indicate per il futuro sbarco dei terrestri sul pianeta. Mars Pathfinder non cerca in maniera specifica la vita, ma si occupa di ricerche geologiche. Ma in molti sperano che, fra i campioni che verranno raccolti, vengano trovati batteri extraterrestri. Ricordiamo che il dibattito su una antica forma di vita aliena su Marte, vita che potrebbe esservi tuttora secondo alcuni sotto forma batterica, e' stato rilanciato nell'estate 1996, dopo che il presidente Clinton ha divulgato i risultati degli studi sul meteorite marziano Allan Hills. Le tracce di vita aliena sul meteorite risalivano a diversi milioni di anni fa. Ma chi puo' dire se la vita, pur se elementare, sul pianeta rosso vi sia ancora? Forse Pathfinder potrā fornirci una risposta.
Questo dibattito risale in realta' a molti anni addietro, da che le sonde americane Viking 1 e 2 raggiunsero la superficie di Marte il 20 luglio ed il 4 settembre 1976, e gli archivi fotografici della NASA si arricchirono di oltre 60.000 fotografie inviate alla Terra. Fra queste due, in particolare, hanno destato scalpore fra gli ufologi. Nella zona di Cydonia Mensa, nella piana di Acidalia, fra le rocce sembra di vedere traccia di alcuni manufatti. Sembrano delle rovine: una cittadella, una fortezza, una serie di piramidi, ma soprattutto, chiaro ed inequivocabile, il volto di una sfinge! La struttura inquadrata dal Viking in due diverse occasioni, e con luce differente, e' lunga un chilometro e mezzo e ricorda decisamente un volto umano. Ha un copricapo di tipo egizio sulla testa, occhi profondi, naso sporgente e, secondo alcuni, la bocca sorridente. A quindici chilometri da quella testa gigantesca compaiono delle insolite formazioni rocciose che sembrano disegnare una fortezza triangolare e ben sei piramidi a quattro e cinque lati, perfettamente definite ed apparentemente orientate come quelle dell'Egitto. "Non possiamo escludere che mezzo milione di anni fa qualcuno abbia costruito su Marte un osservatorio piazzato accanto ad una delle piramidi: la sfinge segnava appunto il traguardo del sole nascente", ha dichiarato Richard Hoagland, un naturalista ex collaboratore della NASA, autore del volume 'Monuments of Mars'.
"Effettivamente una delle strutture, dopo il trattamento che ha rimosso le ombre e le impurita' nelle foto - ha onfermato, pur restando scettico, l'astronomo francese Emmanuel Davoust - sembra ricordare proprio un viso dai tratti umani".
Ma una simile notizia, che a regola avrebbe dovuto scatenare un finimondo scientifico, e' passata misteriosamente in secondo piano. Nei pochi articoli di giornale pubblicati all'epoca gli scienziati della NASA liquidavano l'intiera faccenda come un gioco di luci ed ombre. E le foto finivano dimenticate negli archivi dell'ente spaziale americano. E li rimanevano sino al 1980, quando due esperti in computer della NASA, Vincent Di Pietro e Gregory Molenaar, le rintracciavano. Il confronto fra le due immagini, secondo Di Pietro, dimostrava inequivocabilmente che la faccia di sfinge non era un effetto ottico ma la rappresentazione di una struttura monumentale e simmetrica, che non poteva essere opera della natura. In pratica, si avrebbe a che fare con il ritratto in rilievo di una faccia umana contro lo sfondo del paesaggio marziano. L'inizio della leggenda di Cydonia.
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