Le origini della licantropia
Licantropo è un termine greco che significa uomo lupo. E' proprio in Grecia, in Arcadia per l'esattezza, che ebbe origine la leggenda. Il re d'Arcadia, Licaone fu trasformato in lupo da Giove per aver sacrificato un bimbo sull'altare. Lo storico greco Pausania ci riferisce che ai suoi tempi gli abitanti dell'Arcadia adoravano il dio lupo e che in tutta la regione circolavano tremende storie di licantropi. Anche a Roma (dove si venerava la lupa di Romolo e Remo) esisteva la credenza del lupo mannaro; nel Satyricon di Petronio si legge l'episodio di un soldato che si trasforma. La parola latina per lupo mannaro è "versipellis" (cambiapelle) in quanto si riteneva che all'interno del corpo dell'uomo lupo crescesse il folto pelo della belva, e che perciò gli bastasse rivoltarsi come un guanto per ottenere la metamorfosi. Si narra anche che, nel periodo durante il quale Romolo e Remo vivevano insieme al branco di lupi, essi si siano più volte uniti alle femmine del gruppo dando origine a esseri in parte umani ed in parte lupi, caratteristica tramandata nelle generazioni successive. La licantropia è in realtà una forma di follia per cui il malato si vede trasformato in lupo e ne imita la abitudini, ululati compresi.
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