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Il Kraken

Il Kraken

L'uomo, ormai da anni, sta scrutando il cielo alla ricerca di qualche oggetto misterioso ma pochi si preoccupano di esplorare un mondo ancora per lo più inesplorato che si trova sulla terra, gli oceani. Profondi e in gran parte ancora inesplorati sono gli ambienti ideali dove si potrebbero trovare animali misteriosi, in leggende e dicerie tramandate di generazione in generazione si narra che nei mari del nord vi sia una creatura fantastica chiamata Kraken o Krake, nome derivante da una parola norvegese che significa "favoloso mostro marino".

Per avere notizie su questo abitante degli abissi non bisogna tornare molto indietro negli anni, in una coppia della Storia naturale della Norvegia pubblicata intorno al 18° secolo, si può trovare una descrizione del Kraken redata dal vescovo Bergen Erik Ludvigsen Pontoppidan sulla base di un avvistamento fatto dai passeggeri di una nave al largo delle coste della Norvegia. Questo è in apparenza il debutto in società  del kraken che, secondo il vescovo, era in realtà  una delle tante "bestie isole" che popolavano il mare nel Medioevo e anche prima. Questo terrificante mostro era talmente grande da poter essere scambiato per un'isola quando dorme in superficie; si narra di pescatori norvegesi che vi sbarcarono ed ebbero l'infelice idea di accendere un fuoco; il mostro si svegliò e si immerse, trascinando i pescatori nell'abisso. In un altro racconto il santo norvegese Olaus Magnus, trovandosi di domenica su una nave, si doleva di non poter celebrare messa. Subito emerse un'isola sulla quale il santo potè erigere un altare e dire messa con tutto l'equipaggio. Non appena risalito sulla nave, l'isola scomparve e tutti poterono riconoscere il dorso di un Kraken.

In ogni caso il vescovo non fu il primo a parlare del kraken, precedentemente anche un sacerdote italiano, appassionato di popoli nordici, in alcuni suoi testi si possono trovare dei riferimenti a racconti di pescatori dove si parla di un pesce smisurato chiamato sciu-krak, piatto e munito di numerose corna o braccia alla sua estremità  con le quali tenta di affondare le barche dei pescatori. Dopo numerosi appostamenti e cacce al mostro il kraken comincia a essere considerato dai più una sorta di cefalopode gigante. Da allora il mistero viene considerato risolto e il kraken inizia a vivere solo nelle favole mentre i mari si popolano di piovre sempre più enormi di cui esistono alcuni inquietanti campioni ben noti alla scienza che potrebbero appartenere a polpi di 60 metri e di 20 tonnellate di peso. Ma il vero kraken è in realtà  un parente dei polpi. Si tratta infatti di un calamaro gigante, anzi del signore di tutti i calamari: l'Architeuthis.


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