Piramidi e schiavi
Come fu possibile, nella prima meta' del III millennio a.C., innalzare monumenti la cui costruzione ancora oggi porrebbe problemi tecnici e organizzativi ai nostri migliori ingegneri ? Di quali conoscenze tecniche e scientifiche disponevano gli antichi Egiziani per superare le infinite difficoltà ' poste dalla costruzione delle piramidi ? Il "padre della storia" Erodoto, che visitò l'Egitto verso il 450 a.C., sembra risponderci nel II libro delle sue "Storie": "Cheope ridusse gli Egiziani alla più totale miseria...li obbligò a lavorare per lui...Ad alcuni ordinò di trasportare le pietre dalle cave...ad altri di prendere queste pietre e di portarle fino alla catena libica. Lavorarono centomila uomini alla volta, a turno di tre mesi...Per il popolo furono dieci anni di stenti, il tempo impiegato sarebbe stato di vent'anni... La piramide fu costruita cosà¬: prima una successione di gradini...poi si elevarono le pietre per mezzo di macchine fatte di legni corti (slitte a trazione umana ?), alzandole da terra sul primo ordine di gradini... poi venivano poste su un'altra macchina collocata sul primo ordine... Dov'è il mistero ? Per quali ragioni, fermo restando, la mole immensa di questi monumenti e la quantità di problemi che la loro realizzazione comportava, le piramidi furono costruite? Le ipotesi avanzate non sono verificabili e si prestano inevitabilmente a obiezioni. La motivazione più diffusa suggerisce ragioni religiose: "innalzare la divina persona del sovrano"... Altri credono in ragioni politiche e sociali vedendo nella costruzione delle piramidi una politica di lavori pubblici per impegnare gli Egiziani durante gli ozi della stagione della inondazione. Primo mistero delle piramidi.
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