Chiaroveggenza
Da Amos a Isaia, da Geremia a Ezechiele, da Daniele a Samuele, da Malachia a Nostradamus. Profeti con linguaggio sibillino hanno predetto il futuro e, nel futuro, eventi catastrofici e la nascita di un nuovo mondo. Le parole da essi proferite hanno insoddisfatto i curiosi sempre e inevitabilmente dato che il linguaggio, proprio in quanto strumento esplicativo della ragione e della ragione soltanto, non può che impedire una chiara esposizione delle impressioni e delle visioni dai profeti percepite a livello "spirituale". Ragione e spirito, cervello e mente, purtroppo, non si manifestano allo stesso modo: non e' possibile pretendere di comprendere con parole ciò che i profeti e i sensitivi "vedono" o "sentono". Allo stesso modo chi e' colto da tali intuiti e "illuminazioni" e' impossibilitato nella ricostruzione delle immagini attraverso la ragione e la scrittura. Dagli studi di parapsicologia di Caterina Kolosimo apprendiamo interessanti affermazioni circa il fenomeno della profezia. I profeti sarebbero persone dotate di facoltà chiaroveggenti tali da poter vedere cosa accadrà . La parapsicologia ha dimostrato che ogni episodio relativo a una possibile traslazione nell'avvenire si presenta sempre come uno lampo che per un'attimo fende l'oscurità e che poi scompare. Il professor Tenhaeff, altro competente studioso, ha concluso che i paragnostici spesso non sono in grado di distinguere se le immagini che affiorano nella mente appartengono al passato, presente o futuro poichè sarebbero percepite in una dimensione unica. Nel passato si diceva che i professionisti della divinazione "parlassero per bocca degli Dei".
Nota la Sibilla che, dall'antro di Cuma, dettava i suoi responsi: ad essa ricorse anche Nerone, ossessionato da timore di perdere l'Impero."Guardati dall'anno settantesimo terzo" gli disse la Sibilla. Nerone, nonostante le floride previsioni, di li' a poco, cadde vittima di un complotto che porto' a succedergli Servio Sulpicio, che aveva proprio 73 anni! Oggi, dovremmo approfondire il fenomeno della chiarovggenza ma non attraverso i tentativi di lettura e decifrazione delle profezie, bensଠattraverso lo studio dello stato di rapimento estatico che conduce alla profezia.
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