Calo di desiderio
Secondo uno studio medico condotto dai ricercatori dell'università del Maryland, le femmine che assumono aspirine nel periodo della gravidanza, in caso di prole maschile, potrebbero presentare un desiderio sessuale minore rispetto alla media.
Questi sarebbero i risultati ottenuti in seguito ad alcuni esperimenti condotti su dei topi da laboratorio, i ricercatori sono comunque prudenti nell'affermare che negli uomini si verifichino le stesse condizioni, ribadendo comunque, il concetto che nel periodo della gravidanza è bene limitare l'uso di farmaci non necessari.
L'esperimento, condotto nelle ultime due settimane di gestazione dei topi, è consistito nella somministrazione di una soluzione composta da acqua e aspirina in una dose paragonabile in proporzione a quella che le persone assumono normalmente per curare un mal di testa.
Gli effetti sui piccoli non si sono riscontrati immediatamente, i risultati si sono potuti apprezzare nel periodo della maturazione sessuale che è avvenuta in maniera più lenta rispetto alla norma, successivamente è stata riscontrata anche un desiderio inferiore verso la femmina e il rapporto sessuale.
Dalla ricerca, si è potuto quindi evidenziare, come alcuni componenti dell'aspirina assorbiti dal feto attraverso la placenta, riducano il livello di alcuni ormoni legati allo sviluppo dei comportamenti sessuali relativi al sesso maschile.
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