Creme solari in gravidanza e altre sostanze tossiche
Bisogna fare attenzione alla crema solare in gravidanza, se già è importante scegliere una buona crema protettiva in una situazione normale nel periodo della gestazione lo è ancora di più. Durante il periodo della gravidanza le donne si espongono involontariamente a numerose sostanze potenzialmente tossiche contenute in prodotti di uso quotidiano o stagionali come ad esempio le creme solari. Gli esperti del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (Rcog) evidenziano che in mancanza di studi approfonditi è valido il principio di precauzione. Anche se non tutti i rischi sono dimostrati, salvo diverse indicazioni, bisognerebbe quindi usare con moderazione determinati prodotti. Si è fatto il punto della situazione sui potenziali rischi dell'esposizione alle sostanze tossiche in gravidanza in un articolo pubblicato di recente (Chemical Exposures During Pregnancy - Scientific Impact Paper 37 - Giugno 2013).
L'elenco delle sostanze potenzialmente dannose per le gestanti e i futuri nascituri è molto lungo, sostanze alle quali bisognerebbe stare attenti anche durante il periodo dell'allattamento. Si va dalle tisane alle erbe ad alcuni medicinali, dai pesticidi alle confezioni e gli imballi dei cibi, dagli idratanti ai prodotti solari ai gel per doccia. L'articolo pubblicato dagli esperti del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists sta però facendo discutere i medici in quanto non tutti sono d'accordo sulle raccomandazioni che vengono date. C'è una divisione tra chi è a favore dell'allarme e chi è invece critico in quanto sostiene che, in assenza di dati certi, tali informazioni potrebbero produrre paura e ansia nelle gestanti.
Secondo gli esperti le gestanti sono esposte ogni giorno a numerose sostanze chimiche che potrebbero provocare effetti aversi di una certa entità: nascite pre-termine, basso peso alla nascita, difetti congeniti, sviluppo anomalo del sistema immunitario, aborti spontanei, calo della fertilità nei futuri nascituri e nelle mamme, ecc.. Piccole quantità di sostanze chimiche verrebbero assorbite dalle donne attraverso i cibi, i prodotti utilizzati per la pulizia domestica, i cosmetici, i medicinali da banco ecc..
Per alcuni prodotti come ad esempio quelli utilizzati per la pulizia della casa, medicinali come ad esempio il paracetamolo, rimedi a base di erbe, i pesticidi, ecc., si hanno dei dati scientifici che ne dimostrano la pericolosità, per altri prodotti non si hanno però ancora sufficienti evidenze scientifiche ma, evidenziano i ricercatori, sono da ritenere comunque potenzialmente pericolosi e bisognerebbe quindi stare attenti.
I ricercatori spiegano che nei materiali utilizzati per confezionare gli alimenti, nei prodotti di bellezza come idratanti e creme solari, gel per la doccia, ecc., i produttori non sono obbligati a riportare la presenza di eventuali sostanze potenzialmente pericolose se usate in piccole quantità. Quantità moderate che in una situazione "normale" possono non avere effetti sull'uomo ma che in caso di gravidanza potrebbero non essere del tutto innocue. In attesa di studi più approfonditi è quindi importante ridurre l'esposizione a queste sostanze e, in caso per esempio delle creme solari, spendere magari un po' di più scegliendo una crema solare per bambini con un elevato spettro di protezione sia per i raggi UVA che per i raggi UVB.
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