Make up cosmetici fra le cause della menopausa precoce
La menopausa precoce spontanea, non causata quindi da un intervento chirurgico, anche se nella maggior parte dei casi non ha delle cause ben definite (menopausa precoce idiopatica), in alcune donne potrebbe essere causata dagli ftalati presenti nel trucco. Sotto accusa sono quindi gli ftalati presenti in numerosi prodotti utilizzati nei make up cosmetici e nelle lacche ma non solo, queste sostanze sono presenti infatti anche nei detersivi per la casa e nei materiali utilizzati per l'imballaggio. L'allarme è stato lanciato dai ricercatori della Washington University di St Louis in occaione dalla conferenza dell'American Society of Reproductive Medicine (San Diego - Ottobre 2012).
Secondo quanto sostenuto dai ricercatori della Washington University di St Louis, le donne esposte ad alte dosi di ftalati correrebbero un rischio maggiore di menopausa precoce, in alcuni casi l'interruzione del ciclo potrebbe essere anticipata di ben 15 anni. Attualmente, nella maggior parte dei casi, le cause della menopausa precoce non sono ben definite. In circa un terzo delle pazienti la causa è genetica (bisogna quindi fare attenzione all'età in cui sono andate in menopausa la mamma, la nonna o una sorella maggiore), nei restanti due terzi le cause sono però sporadiche e non ci sono delle vulnerabilità genetiche specifiche. Si sa che in particolari situazioni le cause possono essere di tipo autoimmuni (l'organismo produce degli anticorpi che attaccano l'ovaio), ci possono essere poi delle situazioni riconducibili al lupus eritematoso sistemico o all'insufficienza renale cronica. I nuovi dati potrebbero quindi aiutare a far luce in quelle situazioni dove le cause restano sconosciute.
Come si è scoperta questa nuova possibile causa della menopausa precoce? La dottoressa Natalia Grinder, prima autrice della studio, spiega che sono stati esaminati i livelli di ftalati nel sangue e nelle urine di 5.708 pazienti. Dall'analisi si è scoperto che le donne che presentavano i livelli più alti entravano in menopausa 2,3 anni prima della media. Gli esperti spiegano che l'età media della menopausa è di 51 anni ma, in caso di livelli elevati di ftalati l'età media si abbassava a 49 anni. La dottoressa Grinder evidenzia inoltre che questi sono dati medi, in alcuni casi le donne potrebbero fare i conti con la menopausa ben 15 anni prima della data prevista.
I rischi collegati ad una menopausa precoce non riguardano unicamente la possibilità di concepimento ma ci sono anche delle conseguenze sulla salute generale della donna. Una menopausa precoce è associata ad una maggiore probabilità di ictus, di infarto e problemi ossei. Anche se la ricerca si trova in uno stadio preliminare, non sono ancora state identificate le cause esatta dell'accumulo di ftalati nell'organismo, secondo la dottoressa Grindler bisognerebbe ridurre l'esposizione a queste sostanze.
I risultati preliminari di questo nuovo studio hanno impensierito l'Associazione italiana delle imprese cosmetiche e hanno spiegato che gli ftalati ammessi nei prodotti cosmetici italiani, ed europei, sono sicuri e non esiste correlazione tra uso di cosmetici e menopausa anticipata. Gli ftalati rappresentano una categoria molto ampia di sostanze chimiche con caratteristiche e proprietà diverse; per alcune di queste si sono dimostrati degli effetti tossici a livello riproduttivo, quando impiegati a dosi molte alte. Gli ftalati con queste caratteristiche negative sono vietati nei cosmetici e quindi non sono presenti in alcun prodotto cosmetico disponibile sul mercato italiano ed europeo.
Attualmente l'unico ftalato utilizzato nei cosmetici venduti in Europa è il Dietilftalato (DEP), esso è aggiunto in quantità limitate in alcuni prodotti con lo scopo di renderli amari e di conseguenza imbevibili. Il Dietilftalato (DEP) è per esempio presente nell'alcool etilico presente nella composizione di alcuni cosmetici. Sul Dietilftalato sono stati condotti numerosi studi che lo hanno giudicato sicuro nei prodotti cosmetici, l'esposizione dei consumatori a questo composto attraverso i cosmetici è inoltre inferiore di molto rispetto ai livelli riconosciuti come pericolosi per la salute umana.
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