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Demenza senile: bere alcolici aumenta il rischio - Non solo i grandi bevitori sono a rischio, anche un'assunzione moderata di bevande alcoliche può incrementare il rischio di demenza senile

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Demenza senile: bere alcolici aumenta il rischio

Demenza senile: bere alcolici aumenta il rischio

Non solo i grandi bevitori sono a rischio, anche un'assunzione moderata di bevande alcoliche può incrementare il rischio di demenza senile. In uno studio del Veterans Health Research Institute di San Francisco si è scoperto che in particolari casi il consumo di alcolici può influire sul cervello anche quando non se ne abusa. I risultati della ricerca sono stati presentati in occasione dell'Alzheimer's Association International Conference (Vancouver, Canada - Luglio 2012).

Le conclusioni sono frutto di uno studio che ha tenuto sotto osservazione, per un periodo di 20 anni, 1306 donne con un'età che andava dai 65 anni in su. Periodicamente tutte le partecipanti dovevano rispondere a dei sondaggi telefonici utili per raccogliere informazioni sulle funzioni cognitive e la memoria. Dai dati raccolti si è scoperto che il rischio di soffrire di disturbi che andavano da un lieve deficit cognitivo alla piena demenza era maggiore nelle donne che bevevano maggiormente, un dato che ha confermato quanto già scoperto in altri studi.

I ricercatori del Veterans Health Research Institute, analizzando i dati dell'indagine, hanno però fatto una nuova scoperta. Le donne che facevano un uso di alcolici moderato, da 7 a 14 drink alla settimana, avevano una probabilità maggiore di sviluppare problemi di memoria, campanello d'allarme per una futura demenza.

In uno studio pubblicato sulla rivista Neuropsychiatric Disease and Treatment (Agosto 2011), si evidenziava come piccole quantità di alcol potessero essere utili per mantenere in forma le cellule del cervello. Dalla ricerca, frutto di un'indagine condotta su 365 mila persone dai cinquant'anni in su, emerse che i bevitori moderati riducevano mediamente del 23 per cento il deterioramento delle loro capacità cognitive. Nel nuovo studio si è invece scoperto che nelle donne over 65 il consumo moderato di alcol non ha una funzione protettiva.

Secondo Tina Hoang, coordinatrice dello studio, superata una certa età il cervello diventa probabilmente più vulnerabile agli effetti dell'alcol. Rispetto allo studio del 2011 i nuovi dati sono frutto di un'indagine focalizzata solo sulle donne di una certa età, serviranno quindi ulteriori ricerche per valutare se effetti analoghi si possono avere anche nel cervello degli uomini over 65. Il consiglio, se proprio non se ne può fare a meno, è di ridurre al minimo l'uso degli alcolici. Bisogna considerare che in determinati casi gli effetti benefici riportati in molti studi epidemiologici sulle dosi moderate di alcool siano, almeno in parte, da attribuire in realtà a fattori socio-economici e medici non ancora ben noti, che distinguono i bevitori moderati dagli astemi e dagli alcolisti.

Cosa si intende per consumo moderato di alcool?

Per comprendere meglio il risultato dello studio bisogna spiegare cosa si intende per consumo moderato di alcool: solitamente per consumo moderato si intendono 2-3 drink/die per gli uomini ed 1-2 drink/die per donne ed anziani.


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