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Morbo di alzheimer: pių rischi per chi fuma - Smettere di fumare non diminuisce solo il rischio di tumore al polmone ma anche il rischio di contrarre il Morbo di alzheimer

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Morbo di alzheimer: pių rischi per chi fuma

Morbo di alzheimer: pių rischi per chi fuma

Smettere di fumare non diminuisce solo il rischio di tumore al polmone ma anche il rischio di contrarre il Morbo di alzheimer. Secondo un recente studio le persone che fumano pių di due pacchetti di sigarette al giorno ha un rischio maggiore, di circa il 157 per cento, di contrarre l'Alzheimer in vecchiaia. I ricercatori del Kaiser Permanente (Oakland Medical Center - California, Usa) spiegano inoltre che le persone che superano i due pacchetti al giorno incorrono anche in un altro problema, un maggior rischio (+ 172 per cento) di demenza vascolare (una demenza associata con problemi di circolazione del sangue nel cervello), la seconda forma pių comune di demenza dopo la Malattia di Alzheimer. I risultati dello studio sono stati pubblicati negli Archives of Internal Medicine (Heavy Smoking in Midlife and Long-term Risk of Alzheimer Disease and Vascular Dementia - Ottobre 2010).

Rachel Whitmer, coordinatrice della ricerca, spiega che numerosi studi hanno analizzato gli effetti delle sigarette su polmoni e sulla circolazione ma questo č il primo che esamina la correlazione con la demenza. In un periodo di 23 anni gli studiosi hanno monitorato pių di 21 mila persone, sia di sesso femminile che maschile, appartenenti a diverse etnie. A cavallo tra il 1978 e il 1985 tutte le persone sono state sottoposte a dei colloqui per delinearne gli stili di vita, tra il 1994 e il 2008 sono state invece condotte le visite per rilevare se ci fossero stati dei casi di demenza.

Secondo la ricercatrice grazie a questo studio si č dimostrato che il cervello non č immune alle conseguenze a lungo termine del fumo. Fumare fa sempre male ma se si superano certi limiti i rischi per la salute aumentano in quanto viene compromesso il sistema vascolare influenzando la pressione sanguigna ed elevando i fattori di coagulazione.

Durante lo studio č stato inoltre rilevato un aspetto interessante, trascorsi 20 anni dall'ultima sigaretta fumata il rischio di ammalarsi di Alzheimer, o di soffrire di demenza vascolare, torna agli stessi livelli delle persone che non hanno mai fumato. La ricerca ha quindi concluso che i danni del fumo, legati alla demenza, compaiono solo alcuni anni dopo e per ritornare ad un rischio nella media, se si superavano i due pacchetti al giorno, bisogna aspettare ben 20 anni.


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