Fumare fa perdere i sapori
Si torna nuovamente a parlare di danni del fumo, a furia di inspira il fumo di sigaretta si danneggia in maniera più o meno grave la capacità gustativa della lingua. La capacità di sentire i sapori non viene alterata unicamente dal retrogusto di tabacco che rimane in bocca ma da un vero e proprio processo degenerativo che danneggia le papille gustative. Questa è la conclusione di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università Aristotele di Thessaloniki (Grecia). I risultati sono stati pubblicati sulla rivista BioMed Central (Agosto 2009).
Lo studio, coordinato dal dottor Pavlidis Pavlos, ha esaminato le papille gustative di 62 volontari, 28 fumatori e 34 non fumatori, scelti tra i militari dell'esercito greco. Nella prima fase della ricerca, attraverso degli elettrodi collegati alle papille fungiformi (un tipo di papille gustative), è stata misurata la soglia di sensibilità ai sapori. Dall'analisi dei dati raccolti è emerso che i fumatori hanno una soglia di percezione del sapore più alta, in parole povere presentano una sensibilità minore ai sapori. Nella seconda fase della ricerca, grazie all'ausilio di un endoscopio, si è studiato il numero e la dimensioni delle papille gustative constatando che nei fumatori oltre ad esserci un'alterazione delle papille (risultano essere più piatte rispetto al normale) vi è una quantità minore di recettori.
In base ai risultati di questo studio il fumo non danneggia quindi solo l'apparato respiratorio e il sistema cardiovascolare, a lungo andare le sigarette rovini il piacere del cibo diminuendo progressivamente la capacità di percepire i sapori.
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