Rughe e idratazione della pelle

La progressione dei segni dell'invecchiamento, in particolar modo quelli più visibili come le rughe degli occhi e più in generale le rughe del viso, potrebbe essere rallentata grazie ad una nuova scoperta. Un gruppo di ricercatori della Procter e Gamble (P&G), dopo aver individuato 1.500 geni implicati nella comparsa delle rughe, ha identificato ben otto processi responsabili dell'invecchiamento. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Drugs in Dermatology (Luglio 2009).

Rosemary Osborne, una delle ricercatrici della Procter e Gamble, spiega che la maggior parte delle aziende di cosmesi adopera per le proprie ricerche dei parametri soggettivi, una metodologia basata su tentativi ed errori. I risultati ottenuti nel nuovo studio sono invece il frutto dell'applicazione di una nuova tecnica che, grazie ad una collezione di microscopiche sonde di DNA (Dna microarray), permette di individuare sia la presenza di un gene che il profilo d'espressione.

Non tutte le persone invecchiano con gli stessi ritmi. Partendo da questa constatazione i ricercatori della P&G hanno indagato sulle cause che portano alcune persone ad invecchiare più velocemente rispetto ad altre. Avvalendosi dei risultati ottenuti fino ad oggi nel Progetto Genoma Umano (Detto anche HUGO, Acronimo di HUman Genome Organization), i ricercatori hanno analizzato l'espressione di centinaia di geni della pelle di donne di diversa età.

Secondo quanto si è potuto osservare nel corso dello studio, uno degli aspetti più importanti nel processo dell'invecchiamento della pelle riguarda la sua capacità di raccogliere e conservare l'acqua. Le rughe potrebbero essere la conseguenza di un processo d'invecchiamento delle cellule causato da un funzionamento "difettoso" di circa 700 geni implicati nel controllo dell'idratazione della pelle. I ricercatori hanno rilevato anche un altro aspetto interessante, sembra che il sistema immunitario giochi un ruolo importante nel processo d'invecchiamento in quanto i geni associati alle infiammazioni erano più espressi nella pelle delle donne più anziane.

Alcuni test condotti sulla pelle delle donne più anziane con la niacinamide, una molecola che aiuta la pelle a mantenere l'umidità, hanno dimostrato che l'espressione di questi geni legati alle infiammazioni si abbassava. Secondo i ricercatori, anche se s'ipotizza che nell'invecchiamento la componente genetica possa influire per circa il 30 per cento, in futuro si riuscirà ad influenzare in maniera più efficace l'attività di questi geni limitando la comparsa delle rughe.

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