Acque minerali naturali: quale scegliere?
Liscia, effervescente naturale o frizzante. Ma anche ricca di sodio o di magnesio oppure decisamente ferruginosa. Ne esistono diverse di acque minerali naturali, più gradevoli di quelle potabili (in quanto non sottoposte ad alcun trattamento di potabilizzazione) e capaci di mantenere in tutte le stagioni le stesse caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche (perché dipendenti dalla natura e dalla configurazione idrogeografica della fonte).
Proprio queste caratteristiche riportate in etichetta consentono al consumatore di scegliere non solo una buona acqua da tavola ma, quando necessario, anche un vero e proprio alimento dietetico e terapeutico.
L'Istituto Superiore di Sanità ha dedicato all'argomento un articolo del Notiziario intitolato Le acque minerali naturali: come non perdersi in un bicchier d'acqua consultabile on line nella sezione "Pubblicazioni".
In sintesi, ecco le raccomandazioni per i consumatori:
- Preferire a tavola il consumo di acque oligominerali e mediominerali
- Evitare il consumo di acque eccessivamente addizionate di anidride carbonica (purtroppo il dato non è indicato in etichetta) in quanto, se pur più dissetanti, provocano un aumento dell'acidità
- Verificare i valori dei sali riportati in etichetta che più si adattano alle proprie esigenze metaboliche (ad esempio, contenuto di sodio, residuo fisso, ecc.)
- Controllare l'integrità del contenitore e la data di scadenza
- Occhio al prezzo: non è detto che il prodotto più caro sia necessariamente il migliore
Fonte: Istituto Superiore di Sanità
Cerca nel sito
Se non hai trovato quello che ti serve, o vuoi maggiori informazioni, utilizza il motore di ricerca