Cellulare, ricettacolo di germi è l'oggetto più sporco
Il cellulare, uno degli apparecchi più diffusi nel nostro paese, secondo alcuni ricercatori è l'oggetto più sporco con il quale abbiamo a che fare tutti giorni, un ricettacolo di germi e batteri che nella classifica supera la tavoletta del water e la suola delle scarpe.
Un team di microbiologi inglesi della Manchester Metropolitan University, durante una serie di analisi, hanno riscontrato che per ogni 6,5 centimetri quadrati di superficie del cellulare sono presenti migliaia di microbi a volte molto pericolosi per la salute come lo Stafilococco aureo, un comune abitante della cute umana che in determinate situazioni può causare una grande varietà di patologie generalmente curabili con antibiotici.
Joanna Verran, una delle ricercatrici della Manchester Metropolitan University, spiega che il continuo maneggiamento del cellulare e il calore sprigionato durante l'utilizzo sia dall'apparecchio che dal corpo umano sono una combinazione ottimale per i batteri che proliferano all'insaputa dell'utilizzatore. L'esperta continua spiegando che i cellulari attirano una vasta gamma di batteri in quanto vengono spesso appoggiati sui tavolini di locali e bar, passano di mano in mano, sono spesso a contatto con il viso anche di diverse persone, vengono riposti nella bosa, in tasca, ecc..
Per comprendere la quantità di batteri che si possono annidare sui cellulari, proviamo a passare una spugna bianca negli stessi posti che solitamente sono a contatto con i telefonini, diventerà subito nera in breve tempo.
Alla luce dei dati raccolti durante questa ricerca, i microbiologi consigliano di lavarsi le mani dopo che si effettua una telefonata o si manda un sms, un'altra raccomandazione è quella di pulire frequentemente i telefonini con anti-batterici, un consiglio dato dalle stesse aziende produttrici.
Nel 2004, il produttore di cellulari LG, condusse alcune ricerche per verificare il livello d'igiene dei cellulari dopo alcuni giorni d'utilizzo normale, i risultati evidenziarono che, mediamente, su un cellulare abitano 25.000 germi. Anche in quel caso venne dato il consiglio di lavarsi le mani più frequentemente dopo aver utilizzato il cellulare inoltre il produttore lanciò una campagna per pulire e disinfettare i terminali dei propri utenti.
I dati raccolti dai microbiologi inglesi confermano quanto già riscontrato in precedenti ricerche che analizzarono l'igiene degli oggetti presenti nella nostra vita quotidiana. Al primo posto troviamo i cellulari con 25.000 batteri su una superficie di circa 5 cm quadrati, a seguire ci sono le tastiere dei computer con 3.295 e i mouse con 1600. Se consideriamo che sulle tavolette del water si sono riscontrati solamente 49 batteri per la stessa superficie, i posti di lavoro sono in assoluto al primo posto come concentrazione di batteri.
Secondo uno studio del 2004 coordinato dal microbiologo Charles Gerba e condotto da un gruppo di ricercatori dell'University of Arizona, le persone che lavorano in ufficio avrebbero una probabilità 400 volte superiore di contrarre un'infezione batterica rispetto a chi va alla toilette.
Lavarsi le mani è sicuramente uno dei modi migliori per prevenire possibili infezioni batteriche, bisogna però stare attenti in quanto ripetere l'azione troppo frequentemente potrebbe distruggere il manto protettivo di acidi che avvolge la pelle, bisogna quindi stare attenti all'igiene ma senza esagerare. La migliore soluzione è lavarsi le mani con un sapone senza sostanze alcaline e un pH del 5,5.
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