Alcol e giovani, un decalogo in aiuto dei genitori
Esaminando i risultati di una ricerca presentate durante l'Alcohol Prevention Day, si nota come in Italia il numero degli adolescenti con il vizio della bottiglia è ancora molto elevato con una propensione maggiore verso aperitivi alcolici e birra.
I datti presentati dall'Istituto Superiore della Sanità hanno evidenziato come il 51,1 per cento dei ragazzi e il 40,4 per cento delle ragazze, nella fascia di età compresa tra i 14 e i 17 anni, bevano abitualmente. Questi numeri si sono ottenuti partendo da un'elaborazione dei risultati dell'indagine ISTAT Multiscopo "Stili di vita e condizioni di salute" relativi al periodo 1998-2003.
"L'alcolismo è un problema e deve essere affrontato con senso di responsabilità da tutte le istituzioni sociali. Il buon esempio e l'educazione certamente devono partire dalla famiglia, ma per contrastare la cultura dello sballo serve un'azione sinergica di molti attori; la scuola, le istituzioni, i media e le aziende produttrici". Così Antonio Affinita, direttore delle relazioni istituzionali del Moige - Movimento Italiano Genitori è intervenuto in occasione del congresso organizzato dall'Iss nell'ambito della giornata nazionale per la prevenzione dell'alcolismo.
"Le campagne di prevenzione rivolte ai giovani non possono essere calate dall'alto senza che ci sia riguardo al problema una presa di carico collettiva - ha detto Affinita - non si può parlare bene per poi dare esempi contrastanti, promuovere la cultura dello sballo sui media, o attraverso gli spot, e dare ai ragazzi il messaggio che tutto sia legale e permesso".
"I genitori sono certamente i primi ad essere chiamati in causa - ha concluso - in particolar modo attraverso l'esempio quotidiano; fuori dalla famiglia però ognuno deve sentirsi chiamato a fare la sua parte, senza proibizionismi ma con una educazione responsabile".
Durante la giornata dell'Alcohol Prevention Day è stato presentato anche un decalogo per i genitori con alcuni consigli su come aiutare i propri figli. Ecco le dieci regole suggerite:
I giovani per natura sono poco inclini al conformismo. E' bene sfruttare questa predisposizione per smontare con loro le campagne pubblicitarie sugli alcolici, in modo da incrementare la loro capacità critica su ciò che la pubblicità promette e che poi, di fatto, non trova riscontro nella realtà quotidiana.
I ragazzi sempre più spesso bevono per superare difficoltà di relazione e assumere un ruolo all'interno del gruppo. Quando l'alcol acquista un valore comportamentale, i genitori devono dare il buon esempio, creando un ambiente familiare in cui la presenza dell'alcol sia visibile, ma discreta e il consumo moderato.
Parlare fin da quando sono bambini dei danni e dei rischi legati all'alcol. Farlo in età adolescenziale, quando tutto è soggetto a critica, può essere controproducente.
Insegnare che prima dei 15 anni l'apparato digerente non é ancora in grado di 'smontare' l'alcol, perché il sistema enzimatico non è ancora completamente sviluppato, soprattutto nelle ragazze e nelle donne, che sono in grado di eliminare la solo la metà della dose d'alcol che riesce a metabolizzare un uomo.
Adolescenti e donne adulte devono sapere che l'alcol nuoce al feto. Sono sufficienti due bicchieri di bevanda alcolica al giorno per pregiudicare la salute del bambino e distruggere i neuroni di un cervello ancora in formazione.
Un preciso limite separa il consumo dall'abuso. Preparare dunque i giovani, informandoli su come le performance individuali cambino sotto l'influenza di un abuso alcolico. Anche una banale serata in pizzeria può trasformarsi in una situazione a rischio quando si deve tornare a casa in motorino.
Insegnare ai ragazzi a leggere le etichette e analizzare con loro le bottiglie e le lattine contenenti alcol da cui sono attirati per la forma, il colore e il sapore, evidenziando particolari importanti, spesso trascurati, come la gradazione alcolica.
Spiegare che il nostro organismo richiede nel tempo quantità sempre maggiori di alcol per provare le stesse esperienze di piacere. I bicchieri aumentano, si perde il controllo ma si diventa anche dipendenti dall'alcol.
Coinvolgere i figli nell'organizzazione di una festa o di un semplice incontro può essere l'occasione per dimostrare che ci si può divertire anche con le sole bevande analcoliche.
I genitori dovrebbero compiere un training lungo tutto il percorso di vita dei figli, orientandoli al consumo di bevande analcoliche (non solo a casa, ma anche al ristorante o in pizzeria), non favorendo un consumo precoce e dando sempre un esempio di moderazione.
Approfondimenti sull'argomento
Cerca nel sito
Se non hai trovato quello che ti serve, o vuoi maggiori informazioni, utilizza il motore di ricerca