Ingannevole la scritta lights sulle sigarette
La dicitura Lights riportata su alcuni pacchetti di sigarette è una pubblicità ingannevole. Il Tar del Lazio, respingendo il ricorso dei produttori di tabacco, ritiene legittimo il provvedimento del 2003 con il quale l'Antitrust indicava i "messaggi pubblicitari" associati alle sigarette come: Lights, Leggera, Ultra Lights, Super Lights, Lége'res, ecc. pubblicità ingannevole.
In seguito a quel provvedimento alcuni produttori di tabacco, fra i quali la Philip Morris, fecero ricorso al Tar del Lazio sostenendo che l'apposizione del termine lights sulle sigarette era parte integrante del marchio e come tale non poteva essere considerato un messaggio ingannevole.
L'autorità dal canto suo sosteneva invece che i messaggi pubblicitari erano idonei ad indurre in errore i consumatori riguardo alle caratteristiche dei relativi prodotti, di conseguenza venivano spinti a considerare meno pericolose per la salute quel tipo di sigarette.
Il Codacons, schierato in giudizio a fianco dell'Antitrust, sostenne che le diciture lights e altre scritte analoghe apposte sui pacchetti di sigarette, pur essendo considerati parti dei relativi marchi, contengono un messaggio pubblicitario a tutti gli effetti in quanto ha lo scopo di orientare le scelte di acquisto dei consumatori.
Attraverso un comunicato dei consumatori si apprende che la prima sezione del Tar, presieduta da Pasquale de Lise, ha rigettato il ricorso, accogliendo le tesi del Codacons e confermando il provvedimento dell'Antitrust. Viene quindi riconosciuta la valenza di pubblicità ingannevole delle diciture lights e simili sui pacchetti.
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