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Cautela sulla Vitamina E per prevenire Alzheimer e Parkinson

Vitamina E per prevenire l'Alzheimer

Cautela nel consigliare un integrazione supplementare di vitamina E per prevenire forme primarie e secondarie della malattia di Alzheimer e del Parkinson. Questo è quanto suggerito dai ricercatori della Long Island University di Brookhlyn ( New York ).

Gli esperti sono arrivati a questa conclusione in seguito a una revisione di numerosi studi clinici precedenti che suggerivano dei supplementi a base di Vitamina C e Vitamina E nella prevenzione e nel trattamento della malattia di Alzheimer e nella malattia di Parkinson.

In passato, due studi epidemiologici condotti per diversi anni su migliaia di pazienti, evidenziarono che le diete ricche di Vitamina E (oli vegetali e vegetali, grano, semi, uova, fegato, latte, noci, legumi) e Vitamina C (frutta e verdura fresca) possono essere utili nella prevenzione della malattia di Alzheimer. I risultati vennero pubblicati nel 2002 sulla rivista scientifica JAMA. In quel caso, lo studio condotto dall'Olanda evidenziò le proprietà protettive di entrambe le vitamine mentre quello Americano non notò particolari benefici associati alla vitamina C.

Un altro aspetto evidenziato dai due studi riguardava il metodo di assunzione delle vitamine. Entrambi concordavano che un integrazione supplementare delle vitamine, rispetto al quantitativo fornito da una dieta, non portavano ulteriori benefici. Una recente meta-analisi ha addirittura mostrato che dei dosaggi di Vitamina E maggiori a 400 UI/die per più di un anno erano associati a un aumento della mortalità generale.

Alcuni ricercatori sollevano però dei dubbi, ipotizzano che i benefici potrebbero non essere dati dalle vitamine in se ma da altri fattori contenuti nelle diete. Inoltre è emerso che le persone che rispondevano bene e in maniera dettagliata ai questionari sulla dieta, sono in genere le persone più istruite che si ammalano comunque di meno, come evidenziato da studi precedenti.

Gli studi passati mostrano comunque degli effetti non trascurabili, per quanto riguarda l'Alzheimer lo studio americano evidenzio una riduzione del rischio del 70% mentre quello olandese del 43%. Inoltre la vitamina E è l'unico trattamento vitaminico ufficialmente raccomandato anche dalle linee guida della American Psychiatric Association.

Secondo i ricercatori che hanno condotto la revisione di tutti gli studi passati, fino a quando non ci saranno nuove ricerche clinici volte a documentare scientificamente il rapporto fra benefici e rischi di un supplemento di vitamina E per prevenire forme primarie e secondarie della malattia di Alzheimer, non reputano opportuno raccomandare tali azioni.


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