Farmaci pensati per le donne
Durante la sperimentazione dei farmaci fino ad oggi si è fatta distinzione fra adulti e bambini. Non si era tenuto conto però di un altro fattore, l'organismo reagisce in modo diverso anche fra uomo e donna.
Gli effetti collaterali dei farmaci colpiscono maggiormente le donne in una percentuale superiore rispetto all'uomo del 50 - 70%, inoltre le donne sono le maggiori consumatrici di medicinali ed è quindi opportuni realizzare dei farmaci su misura per il loro organismo.
Il Prof. Enrico Garaci, presidente dell'Istituto superiore di sanità ( ISS ), ha evidenziato come dal 1997 a 2003, su 10 medicinali ritirati dal commercio 8 presentavano effetti avversi nelle donne.
Il sottosegretario alla Salute, Elisabetta Alberti Casellati, si è data molto da fare affinché si intraprendesse un nuovo modo di sperimentare sui farmaci che tenesse conto delle variabili fra uomo e donna, in questo modo si potranno dare alle pazienti delle terapie più sicure.
Il Ministero della Salute ha sviluppato un progetto dal nome 'La Salute delle donne', grazie a questa nuova iniziativa sempre più sperimentazioni terranno conto delle differenze genetiche.
L'Italia è la prima nazione che intraprende questa strada. Secondo Nello Martini, direttore dell'Aifa, l'Agenzia Italiana del farmaco, il nostro paese si dovrà fare promotore alle prossime riunioni a livello europeo affinché si venga redatto un documento riconosciuto in tutti i paesi della comunità europea che dia maggiori garanzie per la salute della donna nella fase di sperimentazione dei farmaci.
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