Mal di testa , nuove cure all'orizzonte
Colpisce una persona su quattro nelle sue forme più gravi. In forma leggera colpisce ormai tutti.
Ora una nuova teoria, elaborata da William Young, del Jefferson Headache Center di Filadelfia, apre la possibilità all'esistenza di nuove cure.
Secondo gli esperti la fisiologia del mal di testa ricalca quella della percezione sensoriale, del pensiero, della memoria e dell'apprendimento. Ciascuna caratteristica della cefalea e dei disturbi che da essa derivano (per esempio che il dolore sia pulsante) dipende da alcuni gruppi di neuroni detti moduli.
I sintomi di ogni crisi sono il risultato dell'attivazione sequenziale dei diversi moduli. Secondo questa ipotesi le singole attività del cervello sono collegate all'attivazione di questi moduli.
L'osservazione dei ricercatori Americani è basata su osservazioni chimiche.
Riuscendo ha determinare quali moduli sono attivi si potrebbe descrivere meglio ogni cefalea.
Per identificare i moduli che scatenano i sintomi è necessario uno studio della storia del paziente.
Inoltre esistono, esami come la risonanza magnetica funzionale o la tomografia a emissioni di positroni, che permettono di visualizzare le aree attive del cervello.
Presto l'uso clinico di queste macchine (ora usate solo dai ricercatori) potrebbe rivelare l'area che attiva la cefalea e quindi isolarla.
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