La " cinese " è arrivata anche in Italia
E' arrivato il nuovo anno, e con esso anche il virus dell'influenza "cinese", che, favorito dal freddo che ha colpito il nostro paese, ha costretto a letto circa 400.000 italiani, già nella prima settimana dell'anno. I soggetti maggiormente colpiti sono sempre coloro che hanno un sistema immunitario più debole degli altri, quindi i bambini e le persone con un età compresa tra i 60 e i 75 anni. Grazie ai nuovi vaccini però, i virologi non si aspettano dei grossi disagi dovuti a questa influenza, nonostante essa non abbia ancora raggiunto il culmine atteso per le prossime settimane. Sempre grazie alle diffuse ed efficaci vaccinazioni, che riescono ad immunizzare tale influenza virale, si ritiene non ci siano pericoli neanche per i soggetti più esposti al rischio di contagio e che potrebbero avere le conseguenze più gravi, ovvero le persone con problemi cronici. Gli esperti sostengono inoltre, che, in caso venga contratta l'influenza, non è necessaria una terapia antibiotica, a meno che non venga prescritta sotto indicazione del medico, in caso di complicazioni da esso rinvenute. Si ritiene infatti, sia sufficiente un periodo adeguato di riposo, un incremento maggiore di frutta e verdura nell'alimentazione quotidiana e gli antipiretici se dovesse insorgere febbre alta. Inoltre è stato riscontrato che, in Italia, i dominanti virus influenzali in circolazione siano di tipo B, come del resto in Francia, Svizzera e Spagna, mentre prevalgono i sottotipi A nella Repubblica Ceca, in Norvegia ed Inghilterra.
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