Fumo e virilità
Allarme con la A maiuscola per i fumatori al maschile, il fumo oltre che la salute minaccia la virilità . La ricerca è tutta italiana, condotta dall'andrologo Giuseppe La Pera, dell'ospedale romano San Camillo, presentata nel congresso della Società Europea su impotenza e sessualità , tenutosi a Roma. A differenza degli studi precedenti, basati soltanto su dati raccolti negli ambulatori, questo si è svolto sulla popolazione generale, i dati sono stati raccolti da una rete di andrologi e medici di base, le ricerche effettuate su alcune città italiane (Milano, Firenze, Roma, Vibo Valentia, Moena, San Marino, Avezzano e Palermo). Lo studio ha dimostrato che la principale causa della malattia di Peyronie, che comporta la formazione di noduli e placche nel pene, è il fumo. La malattia, scoperta a metà del '600 dal francese Francois Gigot de la Peyronie, colpisce un cinquantenne su venti e la sua diffusione aumenta con l'età . L' accumulo di placche e calcificazioni curva progressivamente il pene, causando dolore, impossibilità di avere rapporti sessuali e in alcuni casi impossibilità d'erezione. Il fumatori accaniti sono i soggetti più a rischio, fumare circa un pacchetto di sigarette al giorno fa salire notevolmente il rischio di contrarre la malattia. Ancora il fumo sembrerebbe nei soggetti di una certa età causa di disfunzione erettile, e avrebbe effetti tristi e negativi anche sul desiderio che cala in maniera più o meno marcata in oltre 6 uomini su 10.
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