Si comincia !
Con i suoi ottomila chili di peso e gli oltre dieci metri di lunghezza, Envisat è il più grande satellite per l'osservazione della Terra mai realizzato. Basterebbe questo per rendere il suo lancio, avvenuto con successo la scorsa settimana, un evento memorabile. Ma per noi italiani ciò rappresenta qualcosa di ancora più importante. Questo gioiello della tecnologia è tutto di marca europea, ma è stata la nostra industria spaziale a dare il contributo maggiore per la sua realizzazione.
Envisat può a ragione definirsi un gigantesco satellite ambientale. Le sue grandi dimensioni servono infatti per ospitare dieci strumenti destinati a controllare continuamente lo stato del pianeta. Effetto serra, cambiamenti climatici e correnti oceaniche verranno osservate e studiate giorno per giorno. Sarà inoltre possibile individuare velocemente dispersioni di petrolio in mare o aree soggette a disboscamento. Presi per tempo, i danni causati da questi disastri ecologici potranno cosଠessere limitati.
Certo, mettere tanta tecnologia in un solo satellite è stata un'impresa costosa e rischiosa. Ma, come dicono i suoi costruttori, era l'unico modo per poter cominciare un serio studio sulla Terra e i suoi cambiamenti. Le temperature stanno aumentando? Il buco nello strato di ozono sta crescendo o diminuendo? E che ruolo ha avuto l'uomo in tutto questo? Sono domande che aspettano al più presto una risposta e da oggi è l'Europa la prima che potrebbe trovarla.
Luca Nobili
Cerca nel sito
Se non hai trovato quello che ti serve, o vuoi maggiori informazioni, utilizza il motore di ricerca