Glaucoma
Il glaucoma è una malattia insidiosa dell'occhio e agisce lentamente nel corso degli anni, danneggiando irreversibilmente la vista. In particolare, è caratterizzata da un aumento della pressione intraoculare, da alterazioni del nervo ottico e dalla diminuzione progressiva del campo visivo che conducono a una cecità se non si interviene nei tempi opportuni.
Sebbene possa sviluppasi anche nell'infanzia (1 caso su 16 mila nuovi nati), il glaucoma è una patologia dell'età adulta. Essendo riconosciuta come malattia sociale (colpisce il 3 per cento della popolazione), i farmaci antiglaucoma sono forniti dal Servizio Sanitario Nazionale con Nota 78.
I fattori di rischio sono: predisposizione familiare al glaucoma, pressione diastolica bassa (soprattutto la notte) o pressione sistolica elevata, fumo, miopia, utilizzo cronico di cortisonici per via sistemica o topica (colliri) nei pazienti responders, età superiore ai 40 anni, diabete.
Il glaucoma all'inizio è praticamente asintomatico, ma con il progredire della malattia il paziente può lamentare lievi dolori oculari, cefalea di tipo emicranico, senso di pesantezza agli occhi, visione di aloni colorati attorno alle luci. Successivamente il paziente si accorgerà di avere una "visione tubulare" e solo negli ultimi stadi della malattia vi è perdita della visone centrale.
Prevenzione: visita oculistica nei pazienti a rischio sopra i 40 anni con esame del fondo oculare, tonometria oculare, esecuzione del campo visivo, attenzione ai fattori di rischio.
Il paziente, già in terapia antiglaucomatosa, non deve mai sospendere di sua iniziativa il trattamento e deve effettuare regolari controlli dell'oftalmotono e del campo visivo.
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