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Dopo l'infarto una cura che ripara il cuore

Dopo l'infarto una cura che ripara il cuore

Dopo un infarto il cuore rimane danneggiato e il suo funzionamento è compromesso, si è però scoperto che iniettando nell'organo delle molecole endogene di RNA non codificante (microRNA) si attiva un processo di riparazione che permette di recuperare la piena funzionalità. La scoperta è stata fatta da un team di ricercatori italiani del Centro Internazionale per l'Ingegneria Genetica e le Biotecnologie di Trieste (ICGEB). Lo studio, coordinato dal professor Mauro Giacca, è stato pubblicato su Nature (Functional screening identifies miRNAs inducing cardiac regeneration - doi:10.1038 / nature 11739 - Dicembre 2012).

I ricercatori italiani hanno identificato una quarantina di microRNA in grado di stimolare la rigenerazione dei tessuti del cuore, un processo che permette di riparare le cellule del cuore danneggiato non solo dalla malattie ma anche dall'età. I risultati sono frutto di una sperimentazione, condotta su alcuni topi, che ha passato in rassegna tutte le molecole di RNA con funzione regolatoria che vengono codificate dal genoma umano. L'importantissimo risultato è stato raggiungo grazie anche al contributo di Ana Eulalio, Miguel Mano, Lorena Zentilin e Serena Zacchigna, ricercatori dell'ICGEB e Matteo Dal Ferro e Gianfranco Sinagra, del Centro Cardiovascolare dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Trieste.

Il professor Mauro Giacca spiega che la somministrazione di queste molecole rimette in moto la replicazione dei cardiomiociti, stimolando la riparazione del danno, in un cuore che ha subito un infarto. L'esperto evidenzia inoltre che questo processo non avviene attraverso la formazione di una cicatrice, come accade normalmente, ma promuovendo la formazione di nuove cellule cardiache. Facendo a meno di tecniche che prevedono l'uso di cellule staminali si mette in moto un meccanismo di riparazione simile a quello delle salamandre e dei pesci.

La scoperta dei ricercatori italiani potrebbe essere molto importante viste le statistiche delle malattie cardiache, solo nel nostro paese ci sono circa 300 casi di infarto ogni 100.000 abitanti per un totale che sfiora gli 80.000 infarti diagnosticati ogni anno. Poter riparare al meglio il cuore è molto importante se si considera che c'è un 8 per cento di reinfarto ad un anno dal primo evento e nel corso di tutta la vita c'è il 60 per cento di recidiva.

Il prossimo obiettivo della ricerca sarà quello di creare un farmaco che, iniettato nel cuore danneggiato, possa facilmente innescare la ricostruzione. Gli esperti sono molto ottimisti e spiegano che i primi risultati si potrebbero ottenere anche nel breve periodo.


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