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Asma nei bambini: possibili cause e sintomi

Asma nei bambini: possibili cause e sintomi

Le malattie respiratorie nei bambini (asma, enfisema, BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva, ecc.) sono in forte crescita, nella maggior parte dei casi l'incremento è imputabile all'inquinamento, ai cambiamenti climatici e agli stili di vita. Oltre duecento specialisti si sono riuniti a Napoli, in occasione di un meeting organizzato dalla divisione specifica dell'ospedale Cardarelli, per fare il punto della situazione sulle malattie respiratorie nella società di oggi (Febbraio 2012).

Gennaro D'Amato, coordinatore del meeting e direttore del dipartimento delle malattie respiratorie dell'ospedale Cardarelli, spiega che le persone che vivono nelle città, o in aree dove il livello dell'inquinamento è maggiore, hanno un rischio maggiore di soffrire di malattie respiratorie, soprattutto allergiche come rinite e asma, rispetto a quelle che vivono in zone rurali.

I pediatri sono preoccupati soprattutto per i loro "piccoli" pazienti, negli ultimi anni si è registrato un netto e costante aumento di queste patologie nei bambini; in particolare si registra un incremento delle mucositi delle vie aeree con tosse e frequente asma. L'esposizione a inquinanti come le polveri sottili stimola e peggiora sintomi quali starnuti, ingorgo nasale, tosse e affanno.

Secondo quanto stimato dall'OMS, entro il 2015, la BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) potrebbe essere la terza causa di morte nel pianeta. Una malattia dell'apparato respiratorio, caratterizzata da un'ostruzione irreversibile delle vie aeree, di entità variabile a seconda della gravità. A causa dell'ostruzione delle vie aeree si ha una difficoltà respiratoria che rende difficoltose anche attività semplici come camminare.

I sintomi della BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva

Prima che il medico diagnostichi la patologia ci sono alcuni campanelli d'allarme che possono indicare la presenza della BPCO. I due sintomi principali della BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva sono la tosse e la dispnea, qualche volta accompagnati da respiro sibilante. Spesso la tosse è cronica, più intensa al mattino e caratterizzata dalla produzione di muco.

La dispnea compare gradualmente nell'arco di diversi anni e nei casi più gravi può arrivare a limitare le normali attività quotidiane. In genere, queste persone sono soggette a infezioni croniche dell'apparato respiratorio che, occasionalmente, provocano ricadute accompagnate da una sintomatologia aggravata. Con il progredire della malattia questi episodi tendono a divenire sempre più frequenti.

I sintomi dell'asma bronchiale

Sebbene la presenza dei sintomi può essere variabile, ci sono alcuni elementi che possono essere caratterizzanti. La classica manifestazione è rappresentata da difficoltà nel respiro, tosse ricorrente, sibili, rientramenti intercostali. In alcuni casi si ha una sintomatologia marcata: il bambino ha difficoltà a parlare e può avere delle difficoltà a restare in posizione sdraiata.

In altri casi la sintomatologia è meno marcata, la tosse è insistente, ricorrente, prevalentemente notturna (può manifestarsi dopo un lieve episodio di infiammazione delle alte vie aeree) o si può presentare solo con frequenti episodi durante il gioco o la corsa.

Quali sono le cause dell'asma bronchiale

Anche se in alcuni studi il paracetamolo è stato messo in relazione ad un possibile aumento del rischio di asma nei bambini, a tutt'oggi non vi è nessun legame certo. Bisogna inoltre considerare che si trattano di metanalisi basate su dati raccolti nell'ambito di altri studi, al contrario, ricerche specifiche sul farmaco non hanno rilevato nessuna correlazione. Bisogna in ogni caso considerare il fatto che si tratta pur sempre di un farmaco e non bisogna mai abusarne ma, fra tutti i farmaci che si possono dare ad un bambino per abbassare la febbre, il paracetamolo è il più sicuro.

Chiarito il legame fra paracetamolo e asma, vediamo quali sono le cause riconosciute dal mondo scientifico. Le infezioni, più frequentemente quelle virali, sono la causa principale di asma nei primi anni di vita. La maggior parte dei bambini asmatici presenta i sintomi prevalentemente durante il periodo autunnale e invernale, quando la diffusione delle infezioni delle vie respiratorie è particolarmente elevata. Il bambino, a distanza di 1-2 giorni dall'iniziale presenza di un comune raffreddore, manifesta tosse stizzosa seguita da affanno respiratorio, più o meno evidente.

Anche i fattori ambientali ricoprono un ruolo importante. Il maggior rischio potrebbe essere dato da fattori domestici quali: esposizione al fumo di sigaretta (molto pericoloso anche per la SIDS), la polvere di casa, il pelo di cane e gatto, le muffe, ecc.. O Fattori esterni come: inquinamento, aria fredda e/o secca, pollini.

Al giorno d'oggi l'asma bronchiale è una malattia molto diffusa e circa 10-15 bambini su 100 presentano degli episodi di questa patologia. Oltre alle cause che abbiamo visto ci sono anche dei fattori genetici che predispongono all'asma. Se un bambino ha un fratello o un genitore che soffre d'asma è più probabile che abbia a sua volta gli stessi problemi. Dal genitore, inoltre, si può ereditare la tendenza ad infiammare facilmente le vie aeree (iper-reattività delle vie aeree).


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