La favolosa terra di Punt
Anche l'Africa del nord nell'antichità ha avuto il suo "Eldorado". E' la favolosa e mitica terra di Punt che ha sempre affascinato studiosi e viaggiatori, una regione che ancora oggi non è stata chiaramente localizzata, anche se sicuramente doveva trovarsi a sud dell'Egitto, probabilmente nell'area del basso Sudan, al confine con l'-Etiopia, tra Port Sudan e il golfo di Zula, fino al nilo azzurro. E' infatti solo in questo territorio che si possono trovare tutte le principali risorse che forniva la terra di Punt, di cui riferiscono le fonti egizie, e cioè oro, incenso, legni preziosi, avorio, pelli pregiate, ebano, pietre dure, penne di struzzo, aromi ecc.. I bassorilievi del tempo ci danno poi una descrizione sintetica ma precisa del tempio di Amon-ra, fatto costruire dalla regina Hatshepsut a Deir-el-Bahari presso Tebe.
Dei traffici con Punt dell'impero egiziano si hanno notizie già 2500 anni prima di Cristo, quando il faraone Sahurè cercò di combattere inutilmente il monopolio dell'incenso, di cui l'Egitto era un forte consumatore, detenuto dalle tribù nomadi dell' Hadramaut. La regina Hatshepsut, figlia di Tuthmosis I effettuò una spedizione nella terra di Punt che partà¬, approfittando dei venti favorevoli, dal nord da Qosseir nel mar rosso, raggiungendo dopo alcuni mesi la terra di Punt. Dagli articoli del carico di ritorno e soprattutto dalle cronache di questa fortunata spedizione che sono state tramandate dai bassorilievi di Deir-el-Bahari, fatti fare dalla regina per reclamizzare il suo personale successo, troviamo la conferma che solo dalle fertili terre dell'Etiopia si potevano raccogliere simili ricchezze. Ecco ora riportati qui di seguito alcuni passi tratti da alcuni testi:
<<...le navi furono colmate fino all'orlo coi preziosi prodotti della terra di Punt, coi suoi pregiatissimi legnami oltre a molta odorosissima resina e a giovane incenso...>>
<<...scimmie dalle lunghe code e levrieri ... e infine pelli di leopardo ed indigeni del paese...>>
Ma i rilievi ed i testi del tempio ci danno anche preziose informazioni su questa regione, che doveva essere situata all'interno, ma accessibile dalla costa con piste che seguivano il letto asciutto dei fiumi ed dei torrenti. Era popolata da varie specie di uccelli, scimmie, rinoceronti e giraffe, ed inoltre la flora era lussureggiante di palme, alberi di incenso, mirra ed Ebano. Le abitazioni erano formate da capanne di paglia con il tetto conico e una scala esterna di accesso. Gli uomini portavano la barba e vestivano solo di un perizoma che talvolta aveva una coda posticcia mentre le donne avevano gonne lunghe e si adornavano con collane e bracciali anche alle caviglie.
Gli abitanti di Punt si dedicavano all'allevamento dei bovini, alla coltivazione degli alberi di incenso e, con tutta probabilità , conoscevano una forma molto primitiva di metallurgia in quanto l'oro veniva fuso in lingotti. Erano governati da un capo, che aveva funzioni religiose, e da una regina di pari grado, ed entrambi sovrintendevano agli scambi commerciali con gli egiziani. L'ipotesi di una localizzazione di Punt tra il Sudan e l'Etiopia verrebbe confermata anche dai ritrovamenti archeologici; inoltre pitture rupestri di bovini a corna corte, di uomini con la coda posticcia, di orecchini di foggia egiziana, asce di pietra riproducenti prototipi egiziani in rame dell'Egitto faraonico del Nuovo Regno, sono tutti indizi che confermerebbero la questa localizzazione. Comunque la ricerca della favolosa terra di Punt non è finita ed il mistero ed il fascino che avvolgono questa mitica regione continueranno ancora per molti anni a sollecitare gli studiosi nelle loro ricerche ed esplorazioni.
Una barca in navigazione nel Nilo in un afresco murale |
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La mappa | |
Il Jabel Taka(Sudan Orientale). Questa potrebbe essere la favolosa montagna di Punt |
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Il tempio di |
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