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Fumo passivo e morte improvvisa - Salute: Fumare in presenza di bambini piccoli può portare a gravi conseguenze

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Fumo passivo e morte improvvisa

Fumo passivo e morte improvvisa

Fumare in presenza di bambini piccoli può portare a gravi conseguenze. Su questo argomento sono stati scritti già numerosi articoli ma quando di mezzo c'è la salute, soprattutto se dei più piccoli, l'informazione non è mai troppa.

Secondo alcuni dati comunicati dall'Azienda USL di Imola, ogni anno, per via delle mamme che fumano in presenza dei propri figli con un età inferiore ai due anni, si verificano circa 516 casi di morte improvvisa conosciuta anche come sindrome della morte in culla. Sempre per colpa del fumo passivo più di 360.000 piccoli contraggono infezioni acute che possono portare a diverse patologie e forme allergiche.

Le mamme devono stare attente non solo dopo la nascita del bambino ma anche prima, sia che siano esse stesse delle fumatrici (fumo attivo), sia che si trovino in un ambiente dove qualcuno fuma (fumo passivo). Gli studi epidemiologici che hanno evidenziato gli effetti del fumo "attivo" materno in gravidanza sul feto sono numerosi e hanno rilevato diverse conseguenze come: possibilità di aborto, nascite premature, nascite con malformazioni, aumento della mortalità prenatale, ecc.

Altri studi hanno invece analizzato l'impatto del fumo "passivo" materno quando la donna è nel periodo della gravidanza. Una delle conseguenze è un significativo decremento del peso del nascituro che può andare da 60 g fino ad un massimo di 190 g. L'esposizione nel periodo della gravidanza al fumo passivo può portare anche altre conseguenze come: un aumento di aborto spontaneo nel primo trimestre, un aumento dell'asma nel bambino, una ridotta risposta ai test psicologici.

Per quanto riguarda il legame fra la sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS) e il fumo, per molto tempo si sono fate delle ipotesi senza mai avere delle certezze scientifiche. Solo in un secondo tempo grazie a un approfondimento degli studi è stato definitivamente confermato che l'esposizione dei bambini al fumo passivo aumenta il rischio di SIDS ed in particolare è proporzionale al consumo di sigarette fumate dalla madre, inoltre gli studi hanno dimostrato che sia il fumo "passivo" della madre durante la gravidanza, sia il fumo "passivo" del neonato, aumentano in modo significativo il rischio di SIDS.

E' per aumentare la consapevolezza nelle donne, e nelle famiglie in generale, che l'Azienda USL di Imola ha deciso di organizzare la campagna dal nome "Bambini liberi dal fumo", un'operazione che avrà inizio i primi giorni di marzo.

Tutte le famiglie con bambini nei primi anni di vita riceveranno la visita di un operatore sanitario dell'USL di Imola, questo avrà il compito di fornire tutte le informazioni necessarie e inserirà sul libretto pediatrico del bambino, anche questa un'iniziativa di Imola, un segnalibro con alcuni consigli e raccomandazioni per i genitori.

Si spera che iniziative come quella del comune di Imola vengano prese d'esempio anche in altre parti d'Italia, la prevenzione è molto importante e permette di evitare la comparsa di numerose patologie in alcuni casi non curabili.


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